SIGNORE, DA CHI ANDREMO?
TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA (Gv. 6,60-69)
Le parole che oggi rivolge Gesù ai suoi discepoli sono abbastanza dure: Forse anche voi volete andarvene? Questo interrogativo, che Giovanni riferisce nel suo Vangelo, interpella anche noi e non offre comode vie d’uscita. La sequela di Cristo richiede sacrificio e perseveranza, non vi è spazio per l’illusione e le mezze misure. Gesù mette e a nudo le contraddizioni e i compromessi dell’uomo che spesso cerca di vivere senza coinvolgersi completamente.
Davanti alla domanda di Cristo, la risposta dell’apostolo Pietro diventa il modello per ogni cristiano: «Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Non vi è niente e nessuno sulla terra che possa offrire all’umanità un modo per sfuggire ai suoi mali, alla morte, alle sue miserie, alle sue attese, alle sue speranze, se non Cristo. Il cuore dell’uomo ha la nostalgia di Dio e dopo aver fatto esperienza della caducità del mondo, si rende conto che nessuno come Gesù può appagare la sua sete di amore. Anche san Paolo (II Lettura – Ef. 5,21-32) afferma che Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei. Dobbiamo solo accogliere questo dono e credere che nella Chiesa ci siamo anche noi.
Nicola Gori
Questa settimana, ne "la Domenica" ci viene proposto un tema importante ed interessante. Nicola Gori nel suo pensiero ha identificato una questione fondamentale tanto più per i credenti, che per quelli che non conoscono l’amore del Signore.
Nel blog "Voce nel deserto" è stata aperta una discussione su questo tema. Cliccate qui e lasciate il vostro pensiero su questo spunto di riflessione